Eccoci da poco rientrati dalla nostra visita ad Amsterdam. Siamo super soddisfatti perché sono stati cinque giorni davvero intensi dove abbiamo camminato così tanto da non fermarci un attimo. Visitare Amsterdam con i bambini vale senza dubbio la pena perché ci sono tantissime cose da fare: musei, mostre, parchi divertimento, parchi verdi e tanto altro.
In questo post cercherò di riassumere tutto, ma proprio tutto quello che abbiamo fatto dandovi qualche dritta basata sulla nostra esperienza (perché anche dagli errori si impara!). La cosa più importante è che quello che troverete qui è il racconto di una famiglia che ha visitato la città cercando di accontentare tutti, grandi e piccoli. Quindi non immaginatevi serate ai coffee shop o lunghe visite nel red light district… 🙂
Quando andare ad Amsterdam
Noi abbiamo scelto di visitare la città nella prima settimana di agosto. Questo periodo è stato dettato dalle nostre ferie lavorative. Purtroppo a dire di tutti il periodo migliore è la primavera con lo sbocciare dei tulipani. Lo credo anche io perché ho visto fotografie stupende e in quel periodo c’è la possibilità di visitare anche parchi fioriti che in agosto sono chiusi. Ad Amsterdam però non ci sono solo fiori e, dopotutto, ogni periodo può essere quello buono! Io vi suggerirei di non focalizzarvi troppo sulla primavera se proprio non potete. Noi siamo stati ad agosto ed è andata più che bene anche perché abbiamo potuto assistere ad una delle feste più grandi che coinvolge la città, il Gay Pride. Si tiene tutti gli anni nella prima settimana del mese e culmina con la sfilata delle barche il sabato. La città è addobbata a festa, tutta colorata. Ci sono arcobaleni ovunque e l’evento è davvero eccezionale. 80 battelli sfilano nei canali con musica e intrattenimento di ogni tipo. Per noi è stato un vero spettacolo e mia figlia è rimasta davvero entusiasta di tutto quel colore, degli abbigliamenti stravaganti e dei numerosi coriandoli sparati in cielo. Molto bello.
Il clima ad Amsterdam
Dopo questa vacanza ho capito perché ci sono così tanti mulini a vento in Olanda: il vento!! Noi fortunatamente abbiamo trovato dei giorni di sole ma il clima mi ha fatto davvero impazzire. Si passava dal freddo al caldo nel giro di poco e nei giorni con tanto vento quasi si volava via :-). Sicuramente è importante vestirsi a strati anche in agosto e tenere sempre nello zaino un k.way. Noi lo abbiamo usato con cappuccio alzato anche come difesa contro il vento, che in certi giorni e in certi punti della città, era parecchio forte. Tutto sopportabile, ma preparatevi!
Dove alloggiare ad Amsterdam con i bambini
Il dove alloggiare è un tema fondamentale a parer mio perché da questo dipendono tante cose, soprattutto quando si organizza una vacanza con i bambini. In molti ci avevano detto di rimanere nella cerchia interna, e su questo concordo, per poi prendere a noleggio le biciclette e spostarci con quelle. Qui dissento. Ad Amsterdam vanno tutti in bici. Le bici hanno la precedenza sui pedoni (non so se è una regola scritta ma nella realtà è così). Le bici sbucano da ogni dove e sono veramente tante. In città però ci sono anche macchine e mezzi pubblici e con una bambina di sei anni, sarebbe diventato davvero pericoloso. Personalmente non lo consiglierei assolutamente. Per i più piccoli ci sono i carrellini e i seggiolini e così diventa tutto più semplice, ma per i più grandini, non ancora esperti ciclisti, potrebbe rivelarsi un vero incubo (e anche per mamma e papà). Per questo motivo noi abbiamo scelto di spostarci soprattutto a piedi e, in caso di necessità, con i mezzi. Ad Amsterdam esiste infatti la metro e ci sono molti tram che vanno velocissimi.
Ora mi sento di consigliarvi l’albergo in cui siamo stati noi. Non è advertising perché non ho percepito nessun compenso per questo e anzi, abbiamo pagato abbastanza salato il conto, però la posizione è davvero strategica. Si chiama Hotel Allure e si trova in zona universitaria non troppo vivace la notte ma comoda con in mezzi. In particolare a pochi passi dalla metropolitana [Weesperplein] e dalla fermata del tram che collega in poche fermate con l’area dei musei. Se riuscite a trovarne un altro più centrale e meno caro meglio per voi. State comunque attenti a non finire nella zona rossa perché a parer mio non è proprio posto per bambini.
In campeggio ad Amsterdam
Prima di scegliere il nostro albergo abbiamo valutato tantissime alternative tra cui, naturalmente il campeggio. Premetto che noi volevamo visitare solo la città quindi il viaggio assolutamente in aereo. Detto questo ho guardato i più vicini al centro e mi risultano questi:
Ho contattato il primo e sono stati gentilissimi. Le soluzioni proposte erano o la tenda (che avremmo dovuto portare in aereo) o delle casettine colorate molto carine dove però erano presenti solo i letti, quindi non veri e propri bungalow. No cucina e no bagno. Mi hanno detto che durante l’anno esiste una zona tende dedicata alle famiglie, separata da quella dei giovani, ma che in agosto, visto l’altissimo flusso di turisti non era possibile questa divisione e quindi si era tutti insieme. Siccome a noi piace svegliarci presto per visitare la città, abbiamo pensato che forse quella del campeggio non sarebbe stata la soluzione migliore, in mezzo a giovani in cerca di divertimento e … cannabis. Per cui abbiamo optato per altro anche se le casettine colorate erano davvero carine! C’è da dire che sarebbe stata la soluzione più economica in assoluto, ma pazienza…
I nostri 4 giorni e mezzo di vista ad Amsterdam con i bambini
Per essere precisi la nostra vacanza è durata sei giorni. Nel primo però abbiamo solo viaggiato perché per risparmiare un pochino sui voli, che costavano parecchio quando abbiamo prenotato, siamo partiti di sera. Siamo arrivati giusti, giusti per vedere il tramonto. Al quinto giorno, invece, siamo partiti anche lì la sera e questo ci ha permesso di rimanere almeno mezza giornata in giro. Ora vi riassumerò brevemente cosa abbiamo visto, poi entrerò nel dettaglio giorno per giorno per darvi maggiori indicazioni e rendervi il reperimento delle informazioni più agevole:
- Giorno 1: giro a piedi in centro, esplorazione delle vie e dei corsi d’acqua dall’hotel fino a Rembrandtplein, passando dall’Hermitage e dal Music Theatre, fino a Piazza Dam, la piazza principale. Qui visita al Royal Palace e sbirciatina alla Nieuwe Kerk, senza entrare però. Giro in Chinatown e nelle viuzze della zona. Nel pomeriggio visita guidata in battello. A seguire quartiere ebraico in waterlooplein e mercatino delle pulci. Da qui camminata dalla serra dell’orto botanico allo zoo fino al nostro hotel.
- Giorno 2: visita nella piazza dei musei la Museum Plein. Foto di rito con la scritta I amsterdam. Poi qui abbiamo visitato il Museo di Van Gogh e il MOCO che presentava un allestimento dedicato a Banksy e a Salvador Dalì. Nel pomeriggio siamo stati al Vondelpark dove nostra figlia ha fatto anche il bagno in una fontana/piscina di acqua gelata insieme ad altri bambini olandesi.
- Giorno 3: visita all’unico mulino a vento rimasto ad Amsterdam (che però apriva nel pomeriggio), visita a MICROPIA e all’Artis Royal Zoo. Nel tardo pomeriggio abbiamo camminato fino a raggiungere la nave VOC e NEMO il centro scientifico per bambini, ma era troppo tardi per entrare. Dopo un giro siamo andati alla stazione e tornati a casa in metro.
- Giorno 4: visita al mercato dei fiori dove abbiamo preso bulbi di tulipani da regalare, passeggiata in centro alla scoperta del Begijnhof e delle vie più antiche. Sbirciatina nella red lights zone. Visita all’interno di NEMO. Successivamente abbiamo raggiunto la casa di Anna Frank ma non ci è stato possibile visitarla per la lunga coda [sulla guida comunque era consigliata la visita dai 10 anni in su]. Visita a piedi nel quartiere Jordaan.
- e mezzo..: la mattina siamo ritornati alla piazza dei musei per visitare il Rijksmusem. Nel pomeriggio siamo andati sui canali ad assistere alla sfilata del Gay Pride.
Giorno 1: una camminata in centro alla scoperta di Amsterdam
Come anticipato nel nostro primo giorno di visita ad Amsterdam con i bambini abbiamo deciso di esplorare il centro a piedi. Questo ci ha permesso di godere dell’estetica delle viuzze e dei canali, dell’architettura, dei colori e della varietà di persone e di situazioni incontrate. Amsterdam è una città meravigliosa che mi ha colpito per la presenza di persone da tutto il mondo, per la vitalità che si respira ovunque, per l’ingegnosità nel trasformare delle barche in suite di lusso, per i fiori e per le tante, tantissime biciclette. Durante la nostra camminata abbiamo oltrepassato l’Hermitage e il Music Theatre ma non li abbiamo visitati. Il secondo tra l’altro era chiuso per ristrutturazione. Abbiamo proseguito con la smania di arrivare in Piazza Dam, passando però da Rembrandtplein dove ci siamo fermati a fare parecchie foto. Questa è la piazza del divertimento serale, ci sono molti pub e negozietti e c’è anche la sede di Booking.com (che non vi interesserà ma …). In Piazza Dam abbiamo deciso di visitare il Palazzo Reale www.paleisamsterdam.nl. Molto bella la sala d’ingresso. A nostra figlia, che è affascinata dai re e dalle regine, è piaciuto molto e ha voluto l’audio guida per ascoltare tutto, ma proprio tutto. Non abbiamo visitato invece la cattedrale lì vicina e neanche il museo delle cere che è proprio lì [consiglio: se lo volete visitare la mattina c’è molta più goda rispetto al pomeriggio e si trovano facilmente in giro degli sconti, cercateli perché ne vale la pena per risparmiare qualcosina]. Abbiamo continuato la nostra camminata fino ad arrivare alla Chinatown della città dove abbiamo visitato il piccolo tempio e dove abbiamo anche mangiato dei tramezzini acquistati in un supermercato.
Nota: in centro ad Amsterdam non ci sono parchi ed è difficilissimo trovare delle panchine su cui sedersi per mangiare un panino. Tenetelo presente nel caso vi venga in mente di prendere qualcosa al supermercato. Prima meglio identificare dove sedersi e poi dove acquistare il cibo.
Nel pomeriggio abbiamo preso un battello, di quelli che fanno fare il tour nei canali. Ne abbiamo scelto uno a caso e mi sono un po’ pentita perché le spiegazioni non sono state molto esaustive. Mi sarebbe piaciuto avere delle indicazioni più ricche. Credo che i migliori siano quelli rossi dello stesso brand dei pullman a due piani che si trovano anche a Milano. Però se volete provare qualcosa di diverso ci sono anche quelli privati in cui si può bere spumante. Insomma di possibilità ce ne sono così tante che volendo se ne possono provare diversi.
Una volta terminato il tour ci siamo rimessi in marcia e siamo arrivati a waterlooplein dove c’è un’area ebraica e uno dei più famosi mercatini delle pulci della città. Da qui camminata al nostro hotel costeggiando la serra dell’orto botanico e zoo.
Giorno 2: nella piazza dei musei alla scoperta di Van Gogh e Banksy
La Museum Plein è pazzesca. Non so quanti musei ci sono, ma sono veramente tanti. Oltre ai più famosi: Rijksmuseum (Rembrant e storia dell’arte), Van Gogh Museum, Stedelijk Museum (museo di arte moderna e design), sono presenti anche il MOCO che presenta diverse proposte a seconda del periodo, il museo dei diamanti e quello degli orologi. C’è anche il teatro Concert Gebouw e altri. Insomma l’imbarazzo della scelta. Nonostante ciò la cosa che attira di più l’attenzione è la grande scritta I amsterdam che si trova al di là dell’ingresso del Rijksmuseum.
Qui noi abbiamo visitato il museo di Van Gogh comprando al momento i biglietti online. Io vi consiglio vivamente di fare la stessa cosa. Ci sono diversi scaglioni di ingresso. Qui maggiori dettagli. Il museo comunque non ci è piaciuto molto. Troppo cupo e congestionato. Van Gogh però genio indiscusso.
A seguire siamo stati al MOCO dove abbiamo potuto visitare una mostra dedicata a Banksy e Dalì. Ne sono stata super felice perché io amo Banksy e non credo siano mai state fatte fino ad ora sue esposizioni in Italia. Qui maggiori dettagli.
A questo punto nostra figlia era molto stanca e dopo un hot dog siamo andati a riposarci al Vondelpark, un parco immenso, verdissimo, pieno zeppo di anatre e altri uccelli. Molto bello. Qui però abbiamo fatto una scoperta eccezionale. In una zona dedicata ai bambini esiste una fontana/piscina in cui ci si può buttare per fare il bagno. C’erano 22 gradi e il vento, ma la fontana era piena di olandesini nudi. Naturalmente appena mia figlia l’ha vista si è voluta immergere. E’ entrata vestita e si è divertita un mondo, non voleva più uscire. Meno male che avevamo un cambio completo e una salvietta con noi!
Giorno 3: uno zoo davvero eccezionale
La giornata è partita con il nostro desiderio di vedere l’ultimo mulino a vento rimasto ad Amsterdam. Dal nostro albergo era davvero vicino ma purtroppo quando siamo arrivati abbiamo scoperto che apriva solo nel pomeriggio. Nessun problema comunque, lo abbiamo visto da fuori è ci è bastato.
Seconda tappa della giornata MICROPIA la mostra sui microbi. Inutile dire che sia mia figlia che mio marito si sono esaltati tantissimo e che la consiglio certamente. Ci sono tantissimi microscopi e si possono vedere microbi di tutti i tipi. Davvero impressionante! A seguire siamo andati all’Artis Royal Zoo. Non sono stata in tanti zoo nella mia vita e quindi non so fare un paragone, ma questo mi è sembrato davvero pazzesco. E’ bellissimo, tenuto bene, pieno di fiori. Gli animali sono vicini, spesso non in gabbia, c’è anche l’acquario, la casa delle farfalle (bellissima), degli insetti, il planetario. Insomma da perderci una giornata. Dove si trova la zona ristoro più grande, c’è anche un parco giochi molto bello. Insomma un paradiso per i bambini. Maggiori informazioni su MICROPIA. Maggiori informazioni su Artis Royal Zoo. Per i due si può acquistare un biglietto cumulativo ma non costa poco. Noi abbiamo speso intorno alle 60€ in tutto per tre persone di cui una bambina.
Nel tardo pomeriggio abbiamo camminato fino a raggiungere la nave VOC e NEMO il centro scientifico per bambini e adolescenti, ma era troppo tardi per entrare. Qui tutti i musei chiudono dalle 17 alle 17.30. Fortunatamente NEMO presenta una terrazza pazzesca piena di giochi d’acqua. C’era un vento allucinante ma siamo riusciti a divertirci anche qui. Poi però eravamo cotti e siamo tornati in albergo con la metro presa in stazione al di là dal ponte [che ventooo!]
Giorno 4: dalla scienza alla storia
Il quarto giorno siamo ritornati in centro per completare la nostra visita. Come prima tappa ci siamo fermati al mercato dei fiori coperto e galleggiante. Molto bello e suggestivo. Abbiamo acquistato diversi pacchetti regalo con bulbi di tulipani (che poi ci siamo dovuti portare dietro tutto il giorno!!). Tulipani per tutti.
Successivamente abbiamo raggiunto il Begijnhof che consiglio di visitare, qui maggiori dettagli. Dopo altri chilometri a piedi, siamo arrivati alla red lights zone per una sbirciatina. Qui la moralista che c’è in me è venuta fuori. Bocciata, per me bocciata. Siccome non volevamo addentrarci con la bambina abbiamo fatto a turni. Non ci sembrava il caso. Soprattutto per le donne in vetrina e per i falli sparsi ovunque… spero che possiate capirmi 🙂
Da qui siamo andati, finalmente a visitare NEMO. Davvero pazzesco! Non è un museo ma un insieme di giochi a tema scientifico che non vi lasceranno più andare via! Se non ci fossi stata io ad un certo punto a tirarli fuori saremmo stati ancora là adesso. Davvero bello e istruttivo. Qui maggiori dettagli.
Nel pomeriggio abbiamo raggiunto la casa di Anna Frank con il tram. Avevamo visto che tutti i biglietti acquistabili online erano terminati da giorni ma che dalle 15.30 aprono le casse ed è possibile prenderli in loco. Qui maggiori dettagli. Naturalmente c’era una fila pazzesca, di due ore circa e abbiamo deciso di lasciare stare anche perché sul sito è indicato che la visita è consigliata dai 10 anni in su in quanto sono presenti video dei campi di concentramento molto impressionanti per i bambini (e anche per gli adulti direi). Abbiamo però raccontato la storia di Anna a nostra figlia che è rimasta molto colpita. Ci ha chiesto molte spiegazioni e noi gliele abbiamo date. Ci sono stati anche momenti di tristezza ma credo che l’argomento sia stato affrontato nel modo corretto. Successivamente ci siamo fatti aiutare da questo video di Youtube perché anche noi avevamo bisogno di un ripasso. Ve lo consiglio, molto ben fatto.
Per concludere la giornata abbiamo visitato il quartiere Jordaan.
Giorno 5: Rijksmusem e Gay Pride, un ultimo giorno indimenticabile
Nel nostro ultimo giorno, dopo aver lasciato la stanza e le valigie in reception, abbiamo deciso di ritornare al Rijksmusem, per visitarlo. Molto bello e molto grande. Rembrandt è l’attrazione principale senza ombra di dubbio. Nostra figlia si è un po’ stufata a dire la verità… però ci siamo poi rifatti nel pomeriggio. Prima siamo andati all’Hard Rock Cafè, che si trova lì vicino, a prendere le magliette e poi siamo andati verso il centro per assistere alla sfilata del Gay Pride. Veramente da rimanere a bocca aperta. Colori, travestimenti, coriandoli ovunque. Una chiusura del viaggio veramente in bellezza!
Amsterdam con i bambini: info utili aggiuntive
- Mezzi di trasporto Amstedam > https://www.gvb.nl/
- Metro > https://www.viviamsterdam.it/trasporti/metropolitana-amsterdam.html
- City Card Amsterdam > https://www.iamsterdam.com/it/i-am/i-amsterdam-city-card
- Quanto è costata la nostra vacanza ad Amsterdam? Parecchio, ma ne è valsa la pena.
Tutte le foto presenti in questo post sono di Elisabetta Croce, ne è vietato l’utilizzo.