Tutti coloro che sono stati almeno una volta in campeggio con i propri figli, sanno che si tratta di un’ esperienza indimenticabile che, sotto tanti punti di vista, è certamente anche formativa. Proprio ieri giocando con mia figlia di 5 anni, le ho fatto una breve “intervista” che ci ha molto divertite e da cui ho preso spunto per questo post. Ecco un estratto:
E: “Ciao”
F: “Buonasera”
E: “Ti piace andare in campeggio?”
F: “Sì!!!!”
E:”Come mai? Cosa ti piace del campeggio?”
F:”Mi piace perché ci sono gli alberi e stiamo lì tanto e poi… mi piace tanto anche perché conosco tanti amici”
Bastano poche parole per capire che passare una vacanza in campeggio con i propri figli, sia che venga vissuta in tenda, in caravan, camper o bungalow, possa insegnare qualcosa sia a loro che a noi. Di seguito ho provato a sintetizzare quello che abbiamo imparato in questi anni:
1.Il campeggio insegna ad amare e apprezzare la natura
In campeggio si gira anche a piedi nudi, ci si sente veramente liberi e a contatto con la natura. Dopo un anno in città, in appartamenti senza giardino, in un continuo correre a destra e sinistra dalla scuola ai vari corsi pomeridiani, finalmente i vostri figli potranno rilassarsi, vedere da vicino i gusci delle cicale, le formiche, le farfalle e tanti tipi di piante diverse. Potranno sporcarsi con la terra senza problemi e inventare nuovi giochi. Bellissimo!
2. Il campeggio insegna ad apprezzare le cose semplici
In campeggio non si hanno tutte le comodità abituali. Non si ha la tv, ma non la si cerca neanche. Si mangia quello che c’è. Si dorme un po’ scomodi ma tutti insieme. Non si hanno i giochi che riempiono la casa. Si possono però prendere dei legnetti e fare una casetta, giocare a palla in strada o a carte sulla salvietta. Largo alla creatività!
3. Il campeggio insegna a relazionarsi con le persone senza sovrastrutture
In campeggio si è tutti amici e non è solo un modo di dire. Le barriere verso gli altri e la diffidenza cadono e ci si sente più liberi e fiduciosi verso il prossimo. Ci si saluta sempre con un bel sorriso, ci si aiuta e invita a cena. Si sta spesso insieme. Si fanno grigliate in compagnia e non si perde mai l’occasione per raccontarsi e confrontarsi. Per un bambino è molto bello vivere in un’ambiente comunitario rilassato. Relax totale!
4. Il campeggio è un buon modo per uscire dalla routine quotidiana
Un modo unico per vivere la vacanza in modo estremamente diverso e memorabile. Andare in campeggio vuol dire costruirsi dei ricordi speciali, completamente diversi da tutto ciò che si vive nel quotidiano. Un’esperienza da film dove dalla mattina alla sera ci si sposta all’interno di un’area verde, spesso studiata ad hoc per rispondere alle esigenze dei più piccoli. Un vero sogno!
5. Il campeggio insegna il rispetto degli spazi comuni
In campeggio la condivisione è massima. Chi passa le vacanze in tenda condivide con gli altri anche i bagni e le docce. Per questo motivo è importante gestire gli spazi con rispetto e in modo consapevole. Un bambino può imparare tanto da questa esperienza. Se cerchi pulizia devi essere tu il primo a lasciare pulito. Non solo ai servizi ma in qualsiasi spazio comune. Una grande scuola!
Inutile dire che io consiglierei a tutti di passare almeno una volta un weekend in campeggio. Se siete dei tendaroli vi suggerisco di leggere anche “5 buoni motivi per andare in vacanza in tenda“, se invece scegliete il camper, la caravan, i bungalow o i villini credo proprio che il discorso non cambi. Me lo confermate? 🙂
[Credits immagini: copertina Katii Bishop from Pexels, articolo Bessi from pixabay]